Chi
Fondazione RCM – Rete Civica di Milano
Altri attori coinvolti
Cittadini e amministratori
Nel 1994 internet quasi non esisteva: era un privilegio dei dipartimenti universitari di computer science. Mosaic, il primo web browser era stato rilasciato solo l’anno prima. Internet era ancora un insieme di applicazioni scorrelate e poco usabili, e la cultura della rete era profondamente influenzata da quella che si era sviluppata su newsgroup e BBS, all’incrocio tra pionieri nelle università e una rete di volontari e attivisti, da cui era anche partito il movimento delle free net (per garantire a chiunque l’accesso libero e gratuito alla rete) e community network (per fare della rete uno strumento di empowerment delle comunità locali).
Furono queste le fonti della INTUIZIONE che ci portò a lanciare il 22 settembre 1994 , RCM, la Rete Civica di Milano. I server (raccattati qua e la da amici “complici”) e una batteria di modem ululanti, erano in una stanza “rubata” del laboratorio di Informatica Civica del Dipartimento di Scienze dell’informazione della Statale. RCM avviò alla rete più di 25.000 persone, milanesi e non solo, creò relazioni tra loro (personali e di lavoro), mise a disposizione uno spazio pubblico e aperto intrecciato con la città reale, stabilì un rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche (Provincia, Regione, Comune e CCIAA in ordine di apparizione).
Poi vennero gli anni del web 1.0, il web vetrina. Dieci lunghi anni, grosso modo dal 1996 al 2006. Ci volle tanta OSTINAZIONE per tirare avanti. Ma sapevamo che i geni di internet erano quelli di un media interattivo e bidirezionale. Quando arrivò il web 2.0 eravamo così provati che quasi rischiavamo di non accorgercene.
PartecipaMi è RCM 2.0. Per realizzarlo abbiamo sviluppato una piattaforma software open-source (openDCN, che sta per Deliberative Community Network) pensata per favorire un dibattito corretto (che rispetta le opinioni altrui e fa in modo che tutti possano esprimersi), razionale (che cerca di basare le opinioni sui fatti), interattivo (che tiene in considerazione ciò che altri hanno detto su un certo tema), responsabile (chi interviene ci deve “mettere la faccia” – slogan coniato prima che arrivasse Facebook ;-), inclusivo (alla portata di tutti) e possibilmente deliberativo (mettendo a disposizione strumenti non solo per discutere ma per convergere verso proposte e decisioni condivise).
PartecipaMi applica questi principi mettendo a disposizione dei cittadini e degli amministratori vari spazi, tra cui:
• un forum civico che tratta i problemi, le idee e i progetti che riguardano l’intera città e le tematiche d’interesse generale;
• due forum dedicati alle tematiche ambientali a cui partecipano rappresentanti dell’azienda di gestione dei servizi ambientali (Amsa) aperti al confronto con i cittadini per andare al di là del semplice “sportello online” e favorire la formulazione di proposte;
• nove forum di Zona dove i cittadini, anche grazie alla localizzazione su mappa, discutono criticità del territorio, avanzano richieste e proposte e ne discutono con numerosi consiglieri di zona;
• uno spazio per la segnalazione di eventi cittadini in cui gli organizzatori delle iniziative, o chi ne vuole dare diffusione, possono pubblicare gli appuntamenti a scopo informativo e promozionale.
Oggi partecipaMi ha 3437, una media di 94389 pagine servite/25923 visite/14653 visitatori unici al mese e una pagina Facebook con 10,136 likes. Non male, ma ancora poco per una città come Milano. Ma la cosa per noi più importante è la qualità della discussione. Molti thread proseguono nel tempo, man mano riportano gli sviluppi di un problema, e raccolgono l’intelligenza civica diffusa tra le persone, che spesso li porta a formulare proposte.
PartecipaMi sta seguendo la nascita della Città Metropolitana (un nuovo CAMBIAMENTO che la comunità milanese sta affrontando purtroppo in modo troppo poco partecipato) e la pratica emergente dei bilanci partecipativi che mettono i cittadini in grado non solo di discutere ma anche di deliberare quote del bilancio municipale.
