Chi
Associazione Serpica Naro
Altri attori coinvolti
Openwear, Progetto Atelier, ReDo, WeMake
Serpica Naro è prima di tutto una cre/azione di 200 precari e precarie del mondo dello spettacolo, della moda e della comunicazione. Si tratta di persone che vivono dentro al sistema-moda, stanche dei meccanismi di ricatto del lavoro precario, che decidono di mettere insieme le proprie idee e le proprie competenze per creare qualcosa di innovativo e condiviso.
Nel 2005, decidono di contestare la Settimana e la Camera della moda di Milano in modo decisamente originale: anagrammando il nome San Precario, il collettivo di cui fanno parte, in Serpica Naro, e spacciandolo per quello di una stilista emergente anglo-nipponica attenta alla moda della strada. Entrata dunque nel circuito della moda “che conta”, Serpica Naro si è scagliata contro i meccanismi di quella moda che è solo competizione estrema, precarizzazione del lavoro e idolatria dell’eccesso e del superfluo, presentando a sorpresa una collezione provocatoria sulle contraddizioni di questo mondo. Il sistema-moda è sì un’industria tessile, ma è soprattutto un’industria di comunicazione ed elaborazione della cultura, delle relazioni e degli stili di vita. I lavoratori precari di Serpica Naro avevano creato, lavorando uniti, le condizioni affinchè nascessero nuove relazioni, contro la frammentazione e l’individualizzazione di ogni rapporto soc
iale e lavorativo, all’insegna del concetto di “moda partecipata”.
Tutto questo accadeva 10 anni fa, ci racconta Chiara Birattari, una delle ideatrici del progetto. E da lì Serpica Naro non si è più fermata, diventando un laboratorio di precari della moda sempre più attivo. Organizza infatti laboratori e iniziative, spesso in collaborazione con enti e Università e fa ricerca sociale intorno ai concetti di proprietà intellettuale, soggettività nelle industrie creative, lavoro e precarietà nella moda.
Da Ottobre 2013 poi il collettivo Serpica Naro, dopo anni di nomadismo, ha messo radici nel quartiere Stadera di Milano organizzando corsi di cucito, workshop e molte altre attività. La 
creazione di questo spazio è stata possibile grazie ad un Bando di Aler in collaborazione con NoiCoop per dar vita ad un condominio speciale, “Le 4 Corti”, in cui la parola chiave è “condivisione”. Cuore del progetto è l’area comune centrale del complesso, composto da due ambienti, uno dei quali affidato proprio al Serpica Lab per far fiorire la creatività nel quartiere. Si tratta di un percorso biennale che si propone di innestare in ambito sartoriale e creativo le pratiche collaborative del “fare” proprie della cultura della cooperazione. A dare vita a tutto questo sono tavoli da lavoro, macchine da cucire, postazioni per la realizzazione di cartamodelli, computer e strumenti di prototipazione.
