Chi
Associazione Terza Settimana
Altri attori coinvolti
Iper La grande I, Ortobra srl, Fondazione Mike Bongiorno, amministrazione comunale
Il Social Market di Milano nasce nell’ottobre del 2013 grazie all’incontro tra il fondatore di Terza Settimana, Bruno Ferragatta, e la giornalista RAI Federica Balestrieri arrivata a Torino per documentare il progetto dell’Associazione. Rimasta colpita dall’iniziativa, la giornalista entra in contatto
con l’amministrazione, la quale fin da subito ha visto nella sua realizzazione un contributo al lavoro dei servizi sociali. Dopo qualche mese l’Associazione Terza Settimana riceve in gestione per tre anni uno spazio del Comune di Milano, bene confiscato alla mafia e situato in via Leoncavallo 12.
L’associazione si è appoggiata, inoltre, ad una piattaforma di crowdfunding per raccogliere gli 8.500 euro necessari alla fase di avvio dell’attività: arredamento e messa a punto del negozio e un primo paniere di spesa da distribuire. Si caratterizza, dunque, per la forte spinta dal basso poiché sono stati i cittadini a finanziarlo e a volerlo per aiutare altri in difficoltà. Da subito ciascuno ha messo a disposizione ciò che poteva: in 400 hanno donato una spesa da 20 euro permettendo all’associazione di ricevere la prima fornitura di prodotti necessaria. Altri hanno donato ore del proprio tempo per coprire i turni di servizio nel negozio, qualcuno ha regalato i computer e monitor, la Falegnameria Esse 81 ha costruito gratuitamente un bancone e così via.
Oggi il Social Market ha consolidato la sua attività. I prodotti alimentari vengono reperiti da Iper La grande I, che mette a disposizione, direttamente dalla propria piattaforma logistica, prodotti alimentari a prezzo di costo, Orto
bra s.r.l. ha assicurato, come per il Social Market di Torino, la fornitura gratuita di ortofrutta e la Fondazione Mike Bongiorno ha donato un furgone per le consegne.
La spesa ha un costo fisso di 10 euro e le persone che possono accedere al servizio sono persone segnalate dai vari soggetti che, nella città, si occupano di trattare situazioni di disagio e povertà (come Caritas, servizi sociali, ecc.). Una serie di volontari e due persone in borsa lavoro (un ex senza tetto e una donna sola con un bambino) tengono aperto il negozio a turno. L’iniziativa del Social Market è stata un grande successo, grazie soprattutto alla forte rete di solidarietà che caratterizza la città di Milano.
