Il termine pratica viene utilizzato per identificare una moltitudine di soggetti e realtà spesso molto diverse tra loro e operanti in vari settori, ma accomunate da due elementi distintivi. 

Il primo e l’innovatività che si coniuga nelle sue più diverse accezioni. L’innovazione può palesarsi ad esempio nella capacità di reinterpretare vecchi modelli economici o del fare in chiave moderna e collaborativa o nell’utilizzo di strumenti e tecniche alternative, creative e tecnologicamente avanzate per sviluppare processi e attività fino ad oggi realizzate secondo canoni tradizionali e modelli standard. Le pratiche sono quindi innovative nelle modalità di pensare ed erogare servizi promuovendo al contempo nuove forme di welfare e di sviluppo sociale. 

Il secondo elemento che caratterizza i segnali di futuro mappati riguarda invece le modalità di nascita delle stesse. La maggioranza infatti nasce grazie a spunti definiti dal basso, vale a dire, iniziative e idee sorte da comuni cittadini che decidono di mettersi in gioco per far fronte a necessità, bisogni o mancanze del mercato. Molti dei racconti, raccolti tramite le interviste telefoniche e relativi al concepimento dell’idea progettuale, si focalizzano proprio sulla casualità della creazione e sull’individuazione di bisogni insoddisfatti.

Solo in pochi casi queste iniziative, nate da singoli o gruppi di individui, non assumono forme societarie definite rimanendo dei semplici gruppi informali o collettivi. Quasi sempre, infatti, per poter operare e perseguire la propria mission, la costituzione in una forma societaria definita diventa un passaggio obbligatorio. Le pratiche sono quindi, nella maggior parte dei casi, cooperative sociali (di tipo a e b), associazioni, imprese culturali o di promozione sociale ma anche consorzi e reti di imprese, aziende, agricole e non, società a responsabilità limitata, in nome collettivo e in, alcuni casi, anche società per azioni. La forma stessa è però solo uno strumento, il più delle volte limitante o addirittura solo un’etichetta. È emerso chiaramente come le attuali forme esistenti, infatti, per realtà di questo tipo, non permettano di esprimerne a pieno le potenzialità e necessitano comunque un continuo adattamento nel tempo.